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Caseificio ALBALAT Modena
Località: Modena
Tipologia sinistro: terremoto emilia romagna 2012
Data Sinistro:  
Intervento: recupero forme parmigiano reggiano

Premessa
Modena, 21 Maggio 2012:
la squadra di pronto intervento BELFOR è sul posto per fornire assistenza alle aziende danneggiate dal terremoto che la notte precedente ha devastato le province di Modena e Ferrara. Molti capannoni che hanno subito danni strutturali, è necessario fare le opportune verifiche e organizzare la messa in sicurezza strutturale.

Analisi tecnica del danno
Ci troviamo presso il caseificio Albalat di Albareto in provincia di Modena: le vibrazioni del sisma hanno provocato il collasso strutturale delle scalere in 4 dei 5 magazzini di stagionatura. Oltre al crollo delle scalere i magazzini presentano danni agli impianti di servizio A/C ed elettrico crollati sopra le forme.
Uno solo dei magazzini ha subito danni inferiori, le scalere hanno resistito ma necessita di un irrigidimento strutturale per consentire di operare in sicurezza.
Ogni magazzino contiene 12 scalere, ognuna con 20 piani di stagionatura, su ogni piano posano circa 95. Un totale di circa 90.000 forme, un "patrimonio alimentare" che non può andare perso.
Fortunatamente l’impianto di condizionamento è ancora funzionante, si riesce a garantire il mantenimento dei parametri di temperatura e umidità relativa necessari al processo di stagionatura.
Molte delle forme appaiono integre, altre evidenziano rotture meccaniche dovute agli urti durante il crollo.

Intervento BELFOR
Bisogna recuperarle per consentirne il riutilizzo totale o parziale e le modalità di recupero dovranno essere tali da evitare ulteriori danni, non sarà quindi possibile l’utilizzo di mezzi meccanici con benne di carico. Sarà necessaria la movimentazione manuale. Per non alterare il microclima all’interno delle camere di stagionatura verranno utilizzati mezzi di sollevamento - necessari per raggiungere le quote più alte - elettrici e non con motore a scoppio.

Naturalmente prima di iniziare le opere verrà redatto POS (Piano Operativo Sicurezza) illustrante le fasi delle attività ipotizzate. Il piano prevede - in ordine di priorità operative - le seguenti fasi di intervento:

1. Stabilizzazione della scalera non collassata all’interno del magazzino con minori danni. Con l’ausilio di un ponteggio multi direzionale e fasce in nylon verrà aumentata la rigidità e stabilità della struttura per consentire lo scarico delle forme, la verifica tecnica ed il riutilizzo. Le forme recuperate verranno posizionate su pallet che ne consentiranno una più veloce movimentazione all’esterno.
2. Liberazione delle vie di accesso ai magazzini maggiormente danneggiati con rimozione manuale dei carichi pericolanti (lamiere condizionamento) e delle forme a terra.
3. Rimozione delle forme dalle scalere parzialmente piegate iniziando dalle scalere superiori mediante l’utilizzo di una piattaforma elettrica a sbraccio.
4. Liberata la scalera superiore la stessa verrà vincolata con braccio di sollevamento e alzata per consentirne il taglio in sicurezza della struttura metallica con cesoia oleodinamica e rimozione dei piani in abete con taglio mediante utensile elettrico con aspiratore incorporato o smontaggio mediante rimozione viti di fissaggio dove possibile.
5. Movimentazione dei pallet contenenti le forme all’esterno dell’area di lavoro
6. Cernita ed stoccaggio delle forme da parte dei tecnici della committente.

Il piano operativo viene approvato dall’azienda e dal perito assicurativo. La squadra si mette al lavoro mercoledì 23 Maggio.

Martedì 29 Maggio, ore 9:00: una scossa di magnitudo 5.8 colpisce nuovamente l’Emilia. L’epicentro stavolta si è spostato a Nord Ovest, a Medolla.(fonte INGV). Il sisma provoca enormi danni alle strutture già
Indebolite dall’evento precedente.
Dobbiamo interrompere i lavori e verificare le condizioni di sicurezza. Dopo 24 ore siamo in grado di ripartire. Dovranno trascorrere ancora 4 settimane, ma Domenica 24 Giugno stiliamo il verbale di fine lavori. Ce l’abbiamo fatta. La situazione in Emilia rimane estremamente complessa, la ripresa non sarà molto rapida, ma dal 24 giugno un’azienda sta guardando avanti. Ed è già qualcosa.
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