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CHIESA SAN GIOVANNI ALLA BICOCCA
Località: MILANO
Tipologia sinistro: INCENDIO
Data Sinistro: 20/12/2013
Premessa
20 Dicembre 2013: un atto vandalico ai danni del presepe provoca un incendio all’interno della chiesa di San Giovanni alla Bicocca. La struttura, consacrata nel 1924, è un edificio in stile neoromanico con la pianta a croce latina a tre navate, con due cappelle alle estremità del transetto. Misura m 60 di lunghezza e m 23,30 di larghezza.

I danni
All’esterno, adiacente un’area giochi dell’ oratorio frequentato giornalmente da decine di ragazzi, sono visibili lesioni strutturali per le quali si viene interpellato uno strutturista esperto che identifica le opportune operazioni di puntellamento per la messa in sicurezza dell’area.
All’interno le fiamme hanno danneggiato direttamente solo la zona retrostante la Sacrestia, le restanti aree presentano danni da contaminazione. I quick test effettuati durante il sopralluogo danno un riscontro immediato del livello di contaminazione, un’analisi quantitativa e qualitativa viene invece fornita dall’esame di laboratorio dei tamponi prelevati.
L’acqua di spegnimento, in parte assorbita dalle strutture murarie, ha inoltre provocato un aumento del tasso di umidità ambientale creando un microclima favorevole alla formazione di muffe.

Intervento BELFOR

Obiettivo: messa in sicurezza della struttura e ripristino delle aree danneggiate per rendere nuovamente agibile la chiesa.

Descrizione
La prima fase dell’intervento consiste nella messa in opera delle misure di sicurezza e contenimento del danno. L’area della sacrestia viene e opportunamente isolata dal resto degli ambienti e sgomberata dalle macerie per consentire l’installazione di ponteggi. L’umidità ambientale generata dall’acqua di spegnimento viene invece eliminata attraverso la messa in funzione di deumidificatori industriali.

La seconda fase dell’intervento prevede le l’esecuzione delle attività di decontaminazione nelle zone non danneggiate direttamente dalle fiamme che interessano circa 700mq di superfici in prossimità dell’altare e delle navate laterali, la cappella e la sacrestia unitamente ad una ridotta porzione di pavimentazione (20 mq ca).
Viene prevalentemente utilizzata la tecnica del SRF, ovvero il sistema di decontaminazione a secco brevettato da BELFOR. Le aree trattate sono le seguenti:
• muri e volte a mattoni a vista
• soffitti navata centrale e navate laterali
• cappella e sacrestia
L’impianto di aerazione viene decontaminato manualmente con appositi detergenti chimici.
Iniziato il 24 Marzo l’intervento viene portato a termine in 10 gg.

Il 4 Aprile la Chiesa è nuovamente aperta ai suoi parrocchiani .

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